Il counseling offre un accompagnamento nel raggiungere una maggiore consapevolezza o un obiettivo concordato con il cliente o con il gruppo.
Con i singoli
Un intervento breve di un massimo di 15 colloqui, il counseling permette a chi ci si rivolge di fare chiarezza, di assumere le proprie responsabilità e di crescere, grazie ad un’esplorazione delle emozioni e dei pensieri intorno ad una problematica specifica.
Essendo un percorso breve che riguarda un problema circoscritto nel qui ed ora, il counseling è uno strumento utile per chi desidera lavorare su un tema in particolare.
Benché la parola counseling possa assomigliare a termini come “consiglio” o “consulenza”, in realità il counselor “non dà consigli, non offre soluzioni e non indica scorciatoie” (dal sito di AssoCounseling).
Il counseling a identificare, potenziare e attivare le risorse del cliente stesso nella risoluzione del problema, nel pieno rispetto della sua autonomia e delle sue possibilità in quel momento della vita. Quindi il counselor accoglie, ascolta, riformula, rispecchia e esplora insieme al cliente la problematica proposta, per trovare un modo più soddisfacente di vivere nella realtà che ha.
Il counseling non è una terapia (medica o psicologica) o un sostegno psicologico. Il counseling affronta difficoltà che non richiedono una ristrutturazione profonda della personalità. Nel caso il cui il counselor ritenga che il cliente abbia bisogno di un intervento diverso, invia il cliente ad altre figure professionali più adatte alle necessità emerse nel percorso.
Nelle organizzazioni
Nelle organizzazioni, il counseling facilita lo sviluppo di un clima interno costruttivo e relazioni migliori fra i professionisti dell’organizzazione. Rileva difficoltà e criticità relazionali, comunicative e organizzative nel gruppo per aumentare il benessere degli operatori.
Per ulteriori informazioni, puoi approfondire gli atti caratterizzanti del counseling in Italia, e la differenza rispetto alle figure del coach, psicologo e psicoterapeuta.